Un video meraviglioso che, anzichè lavorare tecnicamente sulle luci e sui colori, accompagna cordialmente la visione dello spettatore direttamente nel pensiero luminoso e coloratissimo del Maestro Folco Quilici.
Dall’alto del suo impero sulle tante primavere che vive – ancora oggi con straordinaria facondia creativa nel meta-salgariano “L’ISOLA DIMENTICATA” (2016) e nel docu-film “Gli Animali nella Grande Guerra” (2015) – Folco Quilici è un autentico stargate per accostarsi, dalle frontiere della civiltà occidentale, ad un Incontro tra Civilità senza alcun insuperabile confine.
Folco Quilici incarna un’icona vivissima ed agile di sincretismo culturale tra la potenza narrativa impressa da Fosco Maraini nella storia del Documentario (Reporting fotografico ed audiovisuale) e la potenzialità “fotoniche” dell’ info-educational come accellerazione – non sempre, altrimenti fedele alla tenuta di strada, nei non agili percorsi in cui corre l’apprendimento scolastico da programmazione curricularre, alle impervie ma indianti vie dell’ascesi per accedere alle verità più incontaminate della Natura, attraverso le quali il Pianeta, ancora oggi, sopravvive al’empietà degli scempi di sedicenti processi industriali di sviluppo che di umano hanno solo l’esacerbazione del materico sulla dimensione spirituale.
Un Genio della Comunicazione integrata tra Storie, Culture, Identità, Paesaggi e Nature di tutto il mondo che solo un Maestro – non solo didatta ma sommo pedagogista, testimone dell’Anima Mundi e vero demiurgo – può rendere accessibile a chiunque, praticando – nel dominio della spiritualità morale sulla tecnica – lo Stupor Mundi, nel terzo millennio.
Un Mentore, testimone di quanto sia irrinunciabile impegnarsi – individualmente, collettivamente e quotidianamente – ogni giorno, per valicare il limite dell’entusiasmo (e del piacere estetico del consumismo turistico da world wide experience…) grazie alla sola visione della Sua Opera.
Folco Quilici indica a noi tutti, operatori volontari, professionisti, imprenditori, amministratori locali, Mecenati, studenti, bambini, anziani che ancora bullicano di storie e patrimoni immateriali da condividere tra generazioni, la Via per trasformare in Azione personale, la scelta di introiettare la generatività che la vita, in sè, sul Pianeta procura.
Uno Sherpa davvero giovanissimo ed entousiasta per muovere e animare, ad ogni passo del nostro prossimo viaggio, i livelli percettivi primari che alimentano di significato l’esperienza personale di ciascuno, educandoci – con la Sua somma Testimonianza di empatia col Creato – ad intraprendere la Via della volontà e, quindi, della Libertà responsabile dell’ unica scelta degna di essere abbracciata, sopratutto nel momento presente: rendere, nella propria esistenza, una testimonianza umanitaria sul Patrimonio del Pianeta e della sua creazione in continua palingenesi.
Grazie infinite Maestro che, così gentilmente, si è esposto allo sguardo della nostra Mecenate preferita – perchè la più incoercibile nella libertà creativa delle Sue Espressioni – Madame Joan M. Galley che ha realizzato queste stupende pagine di primavera, alle porte del gelido inverno che incede.
Lao Tzu benedica ogni Suo prossimo passo, in ogni corale, personale e virtuale Cammino della cui narrazione vorrà farci dono, in ogni dimensione futura del Suo e del nostro Spirito, parte immanente ed integrante del patrimonio culturale dell’Umanità!
Un video meraviglioso che, anzichè lavorare tecnicamente sulle luci e sui colori, accompagna cordialmente la visione dello spettatore direttamente nel pensiero luminoso e coloratissimo del Maestro Folco Quilici.
Dall’alto del suo impero sulle tante primavere che vive – ancora oggi con straordinaria facondia creativa nel meta-salgariano “L’ISOLA DIMENTICATA” (2016) e nel docu-film “Gli Animali nella Grande Guerra” (2015) – Folco Quilici è un autentico stargate per accostarsi, dalle frontiere della civiltà occidentale, ad un Incontro tra Civilità senza alcun insuperabile confine.
Folco Quilici incarna un’icona vivissima ed agile di sincretismo culturale tra la potenza narrativa impressa da Fosco Maraini nella storia del Documentario (Reporting fotografico ed audiovisuale) e la potenzialità “fotoniche” dell’ info-educational come accellerazione – non sempre, altrimenti fedele alla tenuta di strada, nei non agili percorsi in cui corre l’apprendimento scolastico da programmazione curricularre, alle impervie ma indianti vie dell’ascesi per accedere alle verità più incontaminate della Natura, attraverso le quali il Pianeta, ancora oggi, sopravvive al’empietà degli scempi di sedicenti processi industriali di sviluppo che di umano hanno solo l’esacerbazione del materico sulla dimensione spirituale.
Un Genio della Comunicazione integrata tra Storie, Culture, Identità, Paesaggi e Nature di tutto il mondo che solo un Maestro – non solo didatta ma sommo pedagogista, testimone dell’Anima Mundi e vero demiurgo – può rendere accessibile a chiunque, praticando – nel dominio della spiritualità morale sulla tecnica – lo Stupor Mundi, nel terzo millennio.
Un Mentore, testimone di quanto sia irrinunciabile impegnarsi – individualmente, collettivamente e quotidianamente – ogni giorno, per valicare il limite dell’entusiasmo (e del piacere estetico del consumismo turistico da world wide experience…) grazie alla sola visione della Sua Opera.
Folco Quilici indica a noi tutti, operatori volontari, professionisti, imprenditori, amministratori locali, Mecenati, studenti, bambini, anziani che ancora bullicano di storie e patrimoni immateriali da condividere tra generazioni, la Via per trasformare in Azione personale, la scelta di introiettare la generatività che la vita, in sè, sul Pianeta procura.
Uno Sherpa davvero giovanissimo ed entousiasta per muovere e animare, ad ogni passo del nostro prossimo viaggio, i livelli percettivi primari che alimentano di significato l’esperienza personale di ciascuno, educandoci – con la Sua somma Testimonianza di empatia col Creato – ad intraprendere la Via della volontà e, quindi, della Libertà responsabile dell’ unica scelta degna di essere abbracciata, sopratutto nel momento presente: rendere, nella propria esistenza, una testimonianza umanitaria sul Patrimonio del Pianeta e della sua creazione in continua palingenesi.
Grazie infinite Maestro che, così gentilmente, si è esposto allo sguardo della nostra Mecenate preferita – perchè la più incoercibile nella libertà creativa delle Sue Espressioni – Madame Joan M. Galley che ha realizzato queste stupende pagine di primavera, alle porte del gelido inverno che incede.
Lao Tzu benedica ogni Suo prossimo passo, in ogni corale, personale e virtuale Cammino della cui narrazione vorrà farci dono, in ogni dimensione futura del Suo e del nostro Spirito, parte immanente ed integrante del patrimonio culturale dell’Umanità!
Laudato sìì, Berahkha e InshAllah!
Federico Gentilini